potrebbe piovere tutta la settimana ma, se stiamo insieme, ci ricorderemo solo degli arcobaleni.

martedì 29 luglio 2014

E non c'è cosa più brutta di aver paura ed essere soli.
Aver paura di scegliere, di sbagliare. Aver paura della vita, e delle sue conseguenze.
Aver voglia di abbracciare qualcuno, qualcuno che ci conforti, qualcuno che abbia sempre la parola giusta per noi. Qualcuno che amiamo, e che ricambi.
Ed è sempre una terribile sensazione accorgerci che questa persona, al nostro fianco, non c'è.
Non c'è mai stata. Arriverà?
Intanto, però, siamo come buttati in mezzo al mondo, soli, senza mani che tendono verso di noi.
Soli.

Arriverà?

venerdì 2 maggio 2014

Pensiamo sempre che ci sarà ancora tempo, che avremo altre occasioni, che la vita ci offrirà miliardi di opportunità.
Poi, però, il tempo finisce.
E ci ritroviamo a rimpiangere tutto quello che non abbiamo fatto, le occasioni perse, le persone andate via.
E non possiamo proprio fare a meno di pensare a come sarebbe andata se quelle occasioni le avessimo colte.
Dove saremmo adesso?
Cosa faremmo?
Ma sopratutto, con chi?
Pensieri che ci tormentano. Perché dargli il sopravvento? Perché far vincere i rimpianti?
Perché non cogliere al volo le opportunità e correre il rischio di sbagliare?

domenica 6 aprile 2014

Aveva tutto ciò che volevo evitare, tutto quello che ho sempre disprezzato.
Era una di quelle persone con cui non avrei mai avuto niente a che fare.
Nessuno è perfetto, ma i suoi difetti proprio non li sopportavo.
Si trattava quasi di una questione di principio; le persone come lui preferivo tenerle ben lontane da me e dalla mia vita.
Quasi mi convincevo di odiarlo, come se a furia di pensarla così, un giorno sarei riuscita davvero ad odiarlo.
No, non avrei mai accettato i suoi difetti.
Ma se fosse stato mio?

mercoledì 2 aprile 2014

Mai abbastanza

Mai abbastanza belli.
Mai abbastanza magri.
Mai abbastanza forti.
Mai abbastanza felici.

Mai abbastanza amati.

giovedì 27 marzo 2014

Ogni persona è un mondo.

Quando conosciamo qualcuno, la prima cosa che facciamo è etichettarlo, senza neanche volerlo.
Gli affidiamo subito una nostra prima impressione: "è molto simpatico", "è un cretino", "c'è ancora gente come lui in giro?".
Ma quello che invece non consideriamo quasi mai, sono tutte le cose racchiuse proprio all'interno di quella persona che noi vediamo in maniera del tutto superficiale.
Ogni uomo ha una storia da raccontare, ogni uomo è un mondo.
Non ci chiediamo mai perché si comporta in un determinato modo, non ci curiamo mai della guerra che sta vivendo, o forse non pensiamo neanche lontanamente al fatto che potrebbe avere una guerra nella sua testa.
Crediamo di essere gli unici ad avere problemi, ad essere vittime di delusioni, ad avere il mondo contro.
Dovremmo ricordarci più spesso che ogni persona che incontriamo sta affrontando un conflitto con se stesso.
Siamo tutti costantemente in guerra.


mercoledì 26 marzo 2014

Perché ad un certo punto ci si sente come se avessimo il ghiaccio nelle vene.

Dopo un po’ impariamo a fregarcene di tutto e tutti, e il nostro sangue diventa più gelido che mai.
Non possiamo rimanerci male ogni volta che le cose non vanno come dovevano andare, ma purtroppo riusciamo a capire ciò soltanto quando abbiamo ricevuto abbastanza delusioni da decidere di entrare nella fase del menefreghismo, dell’indifferenza più assoluta.

Non ci sfiora più niente.


Ci sentiamo così a volte, mentre altre volte vorremmo sentirci così.

mercoledì 19 marzo 2014

Tornare indietro

Non vedevo l’ora di arrivare a questo punto, e adesso l’unica cosa che davvero vorrei è tornare indietro, prima di tutto questo, quando non dovevo ancora preoccuparmi di compiere delle scelte cosi difficili come quelle che ho fatto negli ultimi periodi.
E’ questa la verità.
Non mi importa niente del futuro, voglio soltanto essere una normale adolescente che vive la sua vita in maniera spensierata, come avrei dovuto fare negli ultimi anni. Invece mi sono sempre fatta mille problemi che mi hanno impedito di vivere appieno gli anni migliori della mia vita.
E adesso cosa mi rimane?
Anni pieni di preoccupazioni, problemi inutili che hanno riempito le mie giornate.
E la cosa peggiore è che me ne sono resa conto troppo tardi, quando ho ormai fatto le mie scelte, alcune sbagliate, o forse tutte sbagliate. Non si può tornare indietro di qualche anno? Non chiedo molto, solo il tempo di mettere tutte le cose al loro posto.

Non vi è mai capitato di voler tornare indietro? Anche solo di un po’, quel po’ che basta per poter dire di aver avuto un’altra chance, e di aver sprecato anche quella.
Perché è questo quello che accade quando siamo convinti fermamente di qualcosa.
Potremmo avere anche altre mille possibilità, e probabilmente rifaremmo sempre quello stupido errore che rovina tutte le cose.

Ma, nonostante tutto, io voglio tornare indietro.

Non voglio più essere la persona che ho costruito in questi anni.

martedì 18 marzo 2014

E se fossimo liberi da tutto questo? 
Dalle regole, dalle convenzioni sociali?
E se una vita “normale” non fosse quella che pensiamo, con una famiglia, dei figli, un cane e una bella macchina?
E se non esistessero limiti? 
Se fossimo liberi di fare tutto ciò che vogliamo? 
Chi ce lo dice che non dobbiamo bere e fumare, dobbiamo andare bene a scuola, dobbiamo sottometterci a qualcuno per ottenere un buon lavoro?  
E se la vita fosse bere fino allo sfinimento, e girovagare senza meta per tutta la vita?
Vi siete mai posti queste domande? 
E avete mai trovato una risposta? 
O meglio, credete davvero che esista una risposta? 
C’è davvero qualcosa di diverso dall’essere omologati e dal fare ciò che è giusto per gli altri e non per noi stessi?

Esiste davvero la libertà?

lunedì 17 marzo 2014

Non so che impressione ho potuto dare dal mio primo post, ma se avete pensato a me come ad una ragazza depressa e piena di problemi che vuole soltanto sfogarsi, vuol dire che non sono stata brava a presentarmi.
Sono una ragazza normalissima, che ha deciso di aprire questo blog per parlare in maniera aperta, ma soprattutto anonima, dei suoi pensieri e dei suoi momenti di vita, per confrontarli con un pubblico che mi guarda in maniera disinteressata.
Non è forse questo il pregio di essere anonima? Nessuno sa chi sei in realtà, non ci si sente giudicati.
Mi piacerebbe che gli altri trovassero qualcosa di loro in quello che scrivo, per farli sentire un po' vicini a me, anche senza conoscermi. E' un modo come un altro per non sentirsi completamente soli ed abbandonati a questo mondo.

Spero soltanto di riuscire ad entrare nel cuore di chi mi legge, non chiedo altro ai miei lettori.
A presto.

sabato 15 marzo 2014

Una breve presentazione della mia vita.



La mia vita non è mai stata particolarmente movimentata come desidererebbe un adolescente della mia età. Ho sempre preferito la calma e la tranquillità, anche perché dai miei periodi movimentati non ci ho mai guadagnato granché. Tuttavia, non ho mai disdegnato i cambiamenti: mi piace quando le cose cambiano, quando ci sono nuove prospettive di vita, anche se non sempre queste novità portano a qualcosa di buono.
Ho avuto molti amici, ma tutti in un modo o nell' altro si sono allontanati da me, e sono più volte rimasta sola, senza nessuno a cui raccontare i miei dubbi, i miei tormenti e le mie paranoie.
E la cosa più brutta di quando resti solo, è che gli altri non riescono mai a percepire il tuo bisogno di aiuto.
Avete mai pensato al suicidio? Molti dicono che sia una cosa normale tra gli adolescenti, ma io non ci ho mai pensato seriamente. Ho però pensato spesso a cosa penserebbe la gente se avessi mai fatto una cosa del genere: “L’avrà fatto per amore? O era semplicemente depressa perché non riesce ad accettare il suo fisico?”. Alla gente piace parlare, e un gesto del genere avrebbe smosso tutta la città, facendo nascere i pettegolezzi più assurdi. No, non l’avrei mai fatto.

Sono sempre andata avanti, anche perché non avevo molta scelta. Non potevo certamente convincere il tempo a fermarsi per me in modo tale da rimanere per sempre ferma lì, immobile tra i miei mille problemi, e incapace di andare avanti. No, dovevo proseguire, andare per la mia strada, non potevo gettare tutto all’aria, neanche nel peggiore dei casi. Io dovevo andare avanti. Io volevo andare avanti.